
Natura e ambiente della città di Vieste del Gargano - Foggia - Puglia
Le grotte marine
Le grotte marine di Vieste si estendono lungo la costa meridionale tra Vieste e Mattinata.
Ogni grotta ha un nome ed una leggenda: la Grotta dei Contrabbandieri, la Piccola Grotta,
Campana; la Grotta Viola (o Grotta Calda); la Grotta Sfondata (priva di "tetto"),
la Grotta Due Occhi, la Grotta dei Colombi. A Pugnochiuso ci sono altre due grotte
lunghe: la Grotta dei Marmi e la Grotta delle Sirene. Scendendo ancora più a
sud troviamo la Grotta Due Stanze, la Grotta Tavolozza, la Grotta dei Sogni e la
Grotta Campana Grande. Nel territorio di Mattinata ci sono: la Grotta Serpente, la
Grotta Girotondo, la Grotta delle Finestre e la Grotta Occhio Magico
Il mare
Le correnti marine e la spiccata sensibilità degli abitanti per la tutela dell’ambiente
concorrono a fare del mare di Vieste uno dei più puliti e limpidi d’Europa.
La costa è decisamente varia e suggestiva: spiagge lunghe e di sabbia chiara si
alternano ad alte scogliere verdeggianti che spesso celano baie di rara bellezza.
I venti che lambiscono il promontorio non hanno soltanto modellato nei secoli le rocce calcaree e
gli alberi secolari, ma hanno fatto di Vieste una meta di rilevanza internazionale per gli
amanti del windsurf, del kitesurf e, in genere, degli sport a vela praticabili per almeno
sei mesi all’anno, grazie anche alla mitezza del clima di questo vero e proprio paradiso
per gli amanti del mare e della natura.
Il Pizzomunno
È uno scoglio di materiale calcareo, un faraglione alto circa 25 metri, che emerge
dalle azzurre acque di Vieste di fronte alla "spiaggia del Castello" che prosegue in direzione
di Pugnochiuso.
Diverse leggende attribuiscono l’emersione dello scoglio calcareo dal mare ad un amore infelice.
Una di queste vuole che i familiari della bella Vieste per impedire lo sconveniente legame
amoroso da questa intrecciato con il giovane di umili origini Pizzomunno abbiano pietrificato
lui, trasformandolo nell’omonimo bianco monolito ed esiliato lei in alto mare Adriatico. Ad
ogni luna piena i due sfortunati amanti riuscirebbero ad incontrarsi in mare aperto giusto il
tempo di scambiarsi un fugace bacio per poi, subito, tornare al proprio triste destino.
Il Parco Nazionale del Gargano
Disteso su una vasta superficie che da un'altitudine massima di 1.065 metri digrada verso il
mare, il Parco Nazionale del Gargano, istituito nei primi anni ‘90 sull’omonimo
promontorio, costituisce il più vasto polmone verde dell’intera regione pugliese
ed è una delle aree protette più interessanti e densamente popolate da
specie animali e vegetali in Europa.
Molte le specie floreali endemiche di particolare rilevanza scientifica (la Scabiosa e
l'Enula candida e oltre 50 tipi di Orchidee), mentre la fauna comprende anche specie
proprie della Penisola balcanica. Di notevole importanza naturalistica ed ambientale
sono poi le zone umide comprese fra i due laghi di Lesina e di Varano e le paludi di
Frattarolo, di ex Daunia Risi e di Sfinale, importanti aree di svernamento per molti
uccelli acquatici (folaghe, moriglioni, germani reali, alzavole, svassi e aironi cinerini).
Nel cuore del parco, che comprende il territorio di ben 17 i paesi della provincia
foggiana, è situata la cosiddetta Foresta Umbra con il suo impressionante
patrimonio arboreo, mentre, al di là di uno stretto specchio di mare turchese
sono le splendide isole Tremiti, le cui acque sono tutelate da una riserva marina.
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